Descrizione

Coenzima ADFQ10: oltre i benefici cardiovascolari, nuovi dati di efficacia.
Coenzima Q10 (CoQ10) nel trattamento dello scompenso cardiaco e altre patologie.
Il Coenzima Q10 (CoQ10), noto anche come ubichinone, è una molecola fondamentale per la produzione di energia nelle cellule, in particolare nei mitocondri. È presente in abbondanti quantità in organi come cuore, fegato e reni. Grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, il CoQ10 è utilizzato per supportare il trattamento di diverse condizioni patologiche, inclusi disturbi cardiaci e neurodegenerativi.

I benefici
Miglioramento della funzione cardiaca: Aumenta la frazione d’eiezione del ventricolo sinistro, migliorando la perfusione tissutale.
Effetti positivi sull’energia cellulare: Supporta la produzione di ATP mitocondriale, migliorando l’efficienza energetica del cuore.
Azione antiossidante: Contrasta lo stress ossidativo, proteggendo le cellule cardiache nei pazienti con scompenso cardiaco.
Supporto al cuore e al sistema cardiovascolare: Aiuta a gestire l’insufficienza cardiaca congestizia e può prevenire attacchi cardiaci post-infarto.
Controllo della pressione arteriosa: Potenziale riduzione della pressione sanguigna in soggetti con ipertensione.
Supporto nel trattamento del diabete: Migliora i livelli di glucosio e la salute cardiovascolare nei diabetici.
Azione antiossidante (recupero muscolare): Contrasta lo stress ossidativo e favorisce il recupero muscolare, riducendo la stanchezza e l’astenia.
Cura della pelle: Prodotto cosmetico contro l’invecchiamento cutaneo grazie alle proprietà antiossidanti.
Fatigue: Riduce la fatigue in pazienti con sintomi da statine, fibromialgia, stanchezza cronica, miopatia da statine, atleti e pazienti con malattie fatiche, migliorando anche il danno ossidativo e l’energia mitocondriale.
Fertilità: Migliora la funzionalità mitocondriale, stimolando la biosintesi degli ormoni steroidei e migliorando la fertilità, in particolare la maturazione degli oociti e la fertilizzazione.
Malattia di Parkinson: Migliora gli score della Unified Parkinson’s Disease Rating Scale (UPDRS) in pazienti selezionati.
Evidenze Scientifiche
Secondo la ricerca, l’assunzione giornaliera di Coenzima Q10, in dosi comprese tra 60 mg e 300 mg, è associata a un miglioramento significativo dell’efficienza cardiaca nei pazienti con scompenso cardiaco. In particolare, è stato osservato un incremento medio del 3,67% della frazione d’eiezione del ventricolo sinistro, un parametro fondamentale per valutare la funzione cardiaca. La frazione d’eiezione rappresenta la quantità di sangue che il cuore espelle ad ogni battito e il miglioramento di questo valore indica un aumento della capacità contrattile del cuore. [ISRCTN94506234]
Uso nel trattamento dello scompenso cardiaco
L’integrazione con CoQ10 può essere utile in combinazione con i farmaci tradizionali per migliorare la funzione cardiaca nei pazienti con scompenso cardiaco, in particolare in quelli con livelli bassi di CoQ10. Questo trattamento aiuta a contrastare lo stress ossidativo, riducendo l’infiammazione e la perossidazione lipidica, che sono fattori chiave nel deterioramento della funzione cardiaca.
Effetti sulle patologie neurodegenerative
Recenti studi, inclusi lavori di ricerca delle Università di Pisa, Bologna e Torino, suggeriscono che il CoQ10 possa essere efficace anche nel trattamento di patologie neurodegenerative e in altre malattie del sistema nervoso e muscolare. Questi studi hanno evidenziato miglioramenti nei sintomi e nella qualità della vita dei pazienti trattati con CoQ10, rendendolo una promettente opzione terapeutica aggiuntiva.
Recenti studi scientifici, tra cui una ricerca condotta dal team della Tulane University di New Orleans e pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition [ISRCTN94506234], hanno evidenziato i benefici del Coenzima Q10 nella gestione dello scompenso cardiaco.
Ingredienti
Coenzima Q10, capsula rossa di gelatina alimentare (acqua, gelatina, E172, E122), agente di carica: maltodestrine, agente stabilizzante: silice biossido; agente antiagglomerante: mono e digliceridi degli acidi grassi.